Si è conclusa la quattro giorni di Marmomac. Dodici i padiglioni, con oltre 1.400 aziende espositrici – di cui il 68% estere – e buyer da oltre 130 Paesi. La 58esima edizione si riconferma specchio del mercato, come spiega anche Maurizio Danese, amministratore delegato di VeronaFiere. «Tra le presenze, la Germania rimane in testa, seguita da Spagna, Stati Uniti, Francia e India. La flessione di Germania e Francia, che rispecchia il momento storico, è stata invece recuperata dal +10% dell’India. E poi, l’exploit dell’Inghilterra con +22%, un mercato molto interessante che stiamo valutando attentamente».
A dare uno sguardo sul futuro, invece, Adolfo Rebughini, direttore generale VeronaFiere: «Marmomac raggiunge la 58esima edizione ma non smette di puntare sull’innovazione. Abbiamo firmato il rinnovo fino al 2029 dell’accordo quadro tra Veronafiere e Confindustria Marmomacchine per la promozione congiunta all’estero del sistema-marmo Made in Italy. A questo si aggiunge il lancio di Marmomac Brazil, nuova piattaforma fieristica che debutterà a San Paolo nel 2025 per consolidare il nostro posizionamento nel continente americano. Due azioni che si inseriscono in una visione di lungo termine per incrementare la presenza delle imprese italiane ed estere nei mercati strategici»