Il progetto Heart of Earth prende vita da un’idea di Matteo Passaretta, imprenditore nel settore del marmo, che negli ultimi anni ha stretto un legame di amicizia e collaborazione con l’artista Federico Ferrarini.
Durante una passeggiata tra le cave della Lessinia, Matteo Passaretta, affascinato dalla bellezza millenaria delle pietre, ha un’illuminazione: immagina lo “Stargate” di Ferrarini, una scultura imponente collocata nel cuore della montagna. Quest’opera non è pensata solo come una statua tradizionale, ma come una rappresentazione contemporanea della Pietra di Prun, che racconti la sua lunga storia e il legame con l’uomo.
La sfida è rendere omaggio alla pietra non solo come materiale da costruzione, ma come simbolo di memoria e forza cosmica. La Pietra di Prun ha contribuito per secoli allo sviluppo del territorio veronese e all’architettura che lo caratterizza. Invece di scolpirla in una forma definita, Ferrarini e Passaretta concepiscono un monolite con un varco, uno “Stargate”, che rappresenta un portale capace di attraversare il tempo, celebrando la potenza intrinseca della pietra stessa.
L’opera diventa quindi un simbolo, un varco che permette di connettersi con la storia e la memoria di un territorio, mettendo in luce il legame millenario tra uomo e natura, in un dialogo senza tempo. Questo legame è il fulcro di numerose mostre e di progetti di questa edizione di Marmomac.
Federico Ferrarini è un artista veronese, nato nel 1976, noto per esplorare le convergenze tra umano e cosmico, naturale e tecnologico. La sua carriera artistica, iniziata nei primi anni 2000, è caratterizzata dall’uso multidisciplinare di materiali tradizionali e tecnologia digitale. Ha studiato presso le Accademie di Belle Arti di Bologna e Venezia. Il Sole Stargate è l’archetipo che meglio rappresenta il suo processo creativo e il messaggio intrinseco delle sue opere. Ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero, partecipando a mostre in istituzioni come il James L. Knight Center di Miami, il Macro di Roma e la Fondazione Lenny Wilkems di Seattle. Di recente ha esposto presso la storica sede Olivetti a Ivrea e al Palazzo Scaligero di Verona. Sebbene legato alla pittura, negli ultimi anni si è dedicato alla scultura, con opere come Vesseldata (2018) e Stonestar (2021), in cui la pietra diventa per lui la “materia cosmica” per eccellenza. Il rapporto spazio-tempo è centrale nel suo lavoro, attualmente focalizzato sull’indagine atomica e spirituale dei monoliti. Federico Ferrarini utilizza pigmenti puri, minerali, marmo e onice nelle sue opere.