Appassimento delle uve della Valpolicella patrimonio dell’umanità. Un bene immateriale che punta a diventare patrimonio certificato dall’Unesco. Si tratta della tecnica tradizionale di appassimento delle uve usata da secoli in questo territorio per vinificare i suoi rossi, tra cui il celebre Amarone. Le uve vengono fatte «seccare» prima della pigiatura riposando per un tempo stabilito sulle caratteristiche «arele», cioè graticci di legno e bambù, sistemate all’ interno del fruttaio in cui viene tenuta costante l’aerazione per evitare ristagni e umidità.
Ai nostri microfoni Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Pierluigi Petrillo, UNESCO Chair Professor in Patrimoni culturali immateriali e diritto comparato; Christian Marchesini, presidente Consorzio Vini Valpolicella e Pier Francesco Nocini, Magnifico Rettore dell’Università di Verona.