Un vino che non è solo un prodotto, ma una dichiarazione d’intenti. Si chiama Grapur ed è il nuovo progetto enologico firmato Mack & Schühle Italia, presentato in anteprima a Vinitaly 2025 e accolto con entusiasmo da operatori e pubblico. Pensato per chi cerca un consumo più consapevole e sostenibile, Grapur unisce la qualità del vino italiano a una visione innovativa che valorizza la filiera, dal prodotto fino al packaging.
Con una gradazione alcolica contenuta (9% vol), ottenuta senza processi di dealcolazione, e un ridotto apporto calorico, Grapur risponde alle esigenze di nuove categorie di consumatori attenti a un consumo consapevole e alla circolarità sostenibile. Le certificazioni biologico e vegano ne fanno inoltre un prodotto coerente con i valori di attenzione alla salute e rispetto per l’ambiente che ci circonda.
Il progetto nasce dalla volontà di costruire una filiera virtuosa grazie alla collaborazione con alcuni tra i principali player del settore del packaging, unendo innovazione, ricerca e sostenibilità. A partire dalla bottiglia, la Bordolese AIR da 300g realizzata da Verallia che grazie alla sua leggerezza consente di ridurre le emissioni di CO2 in ogni fase del ciclo di vita, dalla produzione al trasporto fino allo smaltimento. Le chiusure, fornite da Vinventions, sono le “Nomacorc Ocean”, realizzate utilizzando plastica recuperata nelle regioni costiere e destinata a finire negli oceani. Lo stesso vale per le etichette “Ocean Action” sviluppate da UPM Raflatac, che impiegano materiali riciclati e vengono valorizzate dalle nobilitazioni sostenibili di Luxoro, conferendo un’estetica raffinata senza rinunciare alla circolarità del design. Anche l’imballaggio secondario segue questa filosofia: le scatole, fornite da Ondulkart, sono in cartone ondulato a onde ribassate, prodotto con carta riciclata e inchiostri a base d’acqua, per un impatto ambientale minimo ma un’efficacia comunicativa massima.
Un progetto ambizioso, che ha saputo far convergere sensibilità ambientale, esigenze di mercato e creatività industriale. Per celebrare la nascita di Grapur, tutti i partner coinvolti si sono ritrovati al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il tempio del viaggio che per una sera ha ospitato il viaggio verso un nuovo modo di concepire il vino. Ospite speciale della serata è stato Giovanni Soldini – velista italiano, specializzato in navigazioni oceaniche in solitario e in equipaggio – che ha raccontato la sua esperienza diretta, sensibilizzando in merito alla problematica della plastica negli oceani e lodando l’iniziativa di Grapur.