Taglio del nastro per Vinitaly 2025, da Verona le sfide internazionali del vino

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Inaugurata oggi la 57ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma fino al 9 aprile a Veronafiere. Con oltre 4.000 aziende espositrici da ogni regione d’Italia e il quartiere fieristico al completo, Vinitaly si conferma la principale piattaforma di promozione e internazionalizzazione per il comparto enologico nazionale. Dal business alle tendenze, dai mercati alla politica, Vinitaly 2025 riafferma il ruolo di acceleratore per il vino italiano nel mondo, con uno sguardo concreto al futuro oltre le tensioni geoeconomiche. Infatti, sono oltre 30.000 gli operatori esteri da 140 Paesi attesi a Verona, tra cui 3mila dagli Stati Uniti. Un risultato non scontato che replica il primato dell’anno scorso.

All’inaugurazione del 57° Vinitaly sono intervenuti, oltre al presidente Bricolo, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, il presidente della Provincia, Flavio Massimo Pasini, e la vicepresidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, la presidente del Ceev, Marzia Varvaglione, il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. Mentre per le conclusioni è intervenuto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Presenti in sala anche l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, e il direttore generale, Adolfo Rebughini e l’amministratore delegato e direttore generale di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo.

Non solo Stati Uniti, l’internazionalizzazione, sempre in chiave bidirezionale da Verona al mondo e viceversa, è stato l’obiettivo del piano di incoming realizzato da Veronafiere in collaborazione con Agenzia ICE. Sono infatti 1.200 i top buyer da 71 Nazioni (6 in più rispetto al 2024) selezionati, invitati e ospitati a Verona per Vinitaly 2025. Tra le delegazioni più numerose dei super operatori selezionati dall’area extra Ue, quelle da Usa e Canada, seguite da Cina, Regno Unito, Brasile ma anche da India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Mentre, per il Continente europeo, primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l’area balcanica.

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