Il Vinitaly 2023 sarà ricordato anche per il grande ritorno di buyer da Cina e Giappone, comprese le Repubbliche eurasiatiche grazie ad uno sforzo congiunto tra sede operativa di Veronafiere a Shanghai, ICE e Farnesina. Cina in particolare che, dopo tre anni di stop, è pronta a riprendersi lo status di colosso emergente. Alla 55° edizione di Vinitaly presenti 130 responsabili acquisti tra cui i primi top 20 importatori e 500 operatori.
Presenti i principali gruppi di primo livello dell’horeca, da Vino Bento a Wine Universe e Gruppo Bottega fino Lady Penguin e Vinehoo, le piattaforme di e-commerce più referenziate.
Gli operatori hanno apprezzato molto il programma delle masterclass i Micromega Wines, l’Organic Hall e l’area Vi.Te. I vini tricolore più apprezzati in Cina risultano quelli piemontesi, toscani, veneti e l’astro nascente della Sicilia. Grande distribuzione ma sempre più ricerca anche della nicchia: tra i nuovi trend dati in anteprima sul prossimo appuntamento targato Veronafiere a Shenzhen, dall’11 al 13 maggio, con Wine to Asia.
Presente anche Della Tang, una delle esperte di vino under30 più apprezzate al mondo. Ha appena vinto il premio come migliore sommelier di Cina all’Asia’s 50 Best.